14 Feb 2023
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Può il digitale rappresentare una rivoluzione per la professione di progettista sociale?

In un'intervista abbiamo parlato della figura del progettista e fatto alcune riflessioni sulla transizione digitale

Può il digitale rappresentare una rivoluzione per la professione di progettista sociale?

Una delle cose più belle del nostro lavoro è conoscere di persona i professionisti dell’impatto sociale, e offrire loro soluzioni e strumenti per sostenere i loro diversi processi lavorativi. 

In questi mesi abbiamo conosciuto Mirko Gentili, progettista che accompagna organizzazioni non profit e aziende nel realizzare i loro progetti.

Nel suo lavoro ama sentirsi coinvolto nei progetti che scrive, è partito dal mondo della comunicazione per poi appassionarsi alla raccolta fondi e alla progettazione sociale

Oggi vi condividiamo un estratto di un'intervista nella quale abbiamo parlato della figura del progettista e alcune riflessioni sulla transizione digitale.

Quali sono stati i principali ostacoli che hai affrontato come progettista sociale?

A volte c’è un ostacolo relazionale, perché molte organizzazioni fanno ancora fatica a capire che il progettista non è solamente colui che scrive un formulario, ma colui che è determinante per valorizzare tutto il processo che viene prima della presentazione del progetto. 

Quali sono le competenze base che un progettista deve avere? 

È importante innanzitutto avere curiosità e una solida cultura di base rispetto alle tematiche che si vogliono analizzare, non basta conoscere che cosa sia il quadro logico. Serve una sorta di interesse in quello che scrivi. Cerco sempre di dare un'anima ai progetti, di dare quel qualcosa in più, appunto partendo dal fatto che magari quel progetto mi piace o comunque mi coinvolge per un aspetto che cerco di far risaltare. 

Che cos'è per te la trasformazione digitale?

Io credo che il digitale sia una grande rivoluzione anche per la professione di progettista sociale, penso per esempio al Cloud per lavorare anche con enti da remoto. Mi permette di condividere i miei contenuti e avere molte più informazioni anche per un'analisi di contesto.

Prima tutto questo non sarebbe stato possibile e la condivisione sarebbe stata più frammentata. 

Il digitale ha sicuramente accorciato le distanze e reso molte risorse più disponibili, per me è stato fondamentale questo tipo di innovazione, anche nell’allacciare relazioni con gli enti finanziatori.

Si parla molto di transizione digitale, hai trovato aspetti ostacolanti con le organizzazioni?

Mi è capitato di dover spiegare l'importanza della condivisione dei dati e del Cloud e di come questo poteva aiutare a lavorare in team. Spesso ho lavorato  con organizzazioni che condividono tutto tramite mail. Sono convinto che le organizzazioni non profit, per avere dei risultati e per potersi organizzare nel migliore dei modi a livello digitale, dovrebbero avere un ambiente unico dove poter lavorare e avere tutto quanto il flusso di informazioni organizzato e visibile. 

La trasformazione digitale può avere un impatto positivo anche per il lavoro di progettista?

La mia esperienza mi dice che un impatto concreto lo sta già avendo. Prima, senza strumenti digitali, per me era difficile condividere e creare un progetto insieme al team di riferimento. 

La pandemia poi ha portato un'accelerata nell’utilizzo del digitale che non si può più arrestare e ora, grazie soprattutto alla tecnologia collaborativa, lavorare insieme e fare progettazione è molto più semplice ed efficace.

Clicca qui per vedere l’intervista integrale: https://youtu.be/pR3Wa2uWNDo

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Mirko è un progettista sociale socio di APIS-Associazione Italiana Progettisti Sociali, e utilizza nel suo lavoro alcuni degli strumenti di uidu. 

Sempre più progettisti stanno utilizzando strumenti digitali nel loro lavoro, se vuoi scoprire come uidu può supportarti anche nel tuo prenota qui una call: https://cal.com/eleonora-latorre/30min 

Per saperne di più sul mondo di APIS ti segnaliamo il prossimo convegno “La co-progettazione per davvero. Principi metodologici, esperienze di successo e istruzioni per l’uso”, che si svolgerà il 14 marzo a Roma. 

Clicca qui per leggere il programma e iscriverti: https://www.progettistisociali.it/la-co-progettazione-per-davvero-il-convegno-di-apis-14-marzo/ 


Scritto da:
uidu

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